L’Italia è un porto sicuro. Appello al governo

In questa lettera chiediamo che i migranti, in questo momento naufraghi in mare, vengano messi in salvo il prima possibile. Perché non sia una Pasqua di morte. La responsabilità della loro vita, o della loro morte, è anche nostra. Vi chiediamo di copiare il testo di questa lettera e inviarlo all’indirizzo presidente@pec.governo.it (riceve anche posta ordinaria). L’idea è che arrivino una valanga di lettere.

Signor Presidente,

ieri Frontex riportava la notizia di quattro natanti con circa 250 persone a bordo nel disperato tentativo di raggiungere le coste europee. Oggi, nel giorno di Pasqua, i natanti sono 3, uno è naufragato, con decine di persone a bordo, uomini, donne, bambini; lasciati morire da un’Europa che parla di solidarietà verso le persone che soffrono, ma che non parla MAI della guerra che da anni conduce contro i civili alle proprie porte, respingendoli e abbandonandoli al loro destino: la morte.

Quanti altri cadaveri volete sulla vostra coscienza, governanti europei?

A voi, e ai governi maltese e italiano in particolare, sarebbe bastato un attimo per scegliere di salvare queste vite e non di girarvi dall’altra parte.
Sarebbe stato nelle vostre possibilità salvarli e l’avreste fatto in pochissime ore.
Sapevate dove si trovavano e che stavano morendo e salvarli non avrebbe compromesso la salute e la sicurezza di nessuno.
Avete scelto di lasciarli morire.

Ci sono altri tre assetti navali che rischiano di fare la stessa fine.
Presidente Giuseppe Conte, Ministri Paola De Micheli, Luciana Lamorgese e Roberto Speranza, mandate subito la Guardia Costiera a soccorrerli. Sapete dove sono. Non fate pesare sulle vostre coscienze e sul nostro paese il crimine orrendo dell’omissione di soccorso.
Perché questa (sebbene lo sia già) non venga ricordata solo come la Pasqua della vergogna, intervenite per salvare quelle vite umane. Non valgono meno delle nostre.

Noi abbiano il dovere di restare umani.

Associazione Linea d’Ombra

#nessunosisalvadasolo
#salvateli

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